Gettoni telefonici anni ’60 di valore: ecco le valutazioni dei collezionisti

Gettoni telefonici anni '60 di valore: ecco le valutazioni dei collezionisti

I gettoni telefonici degli anni ’60 rappresentano oggi non solo un ricordo della storia delle comunicazioni italiane, ma anche un interessante oggetto di investimento e collezionismo. Questi piccoli dischetti metallici, che un tempo permettevano di telefonare dalle cabine pubbliche, sono diventati ricercati da appassionati e collezionisti, spesso raggiungendo valutazioni sorprendenti sul mercato dell’usato e delle aste specializzate. In questo articolo analizzeremo quali sono i gettoni telefonici degli anni ’60 più ricercati, come riconoscerli, quali fattori ne determinano il valore e come orientarsi per fare buoni affari nel settore del collezionismo di questi oggetti affascinanti.

La storia dei gettoni telefonici anni ’60: simboli di un’epoca

Introdotti in Italia negli anni ’20, i gettoni telefonici hanno vissuto il loro periodo di massimo splendore tra gli anni ’50 e gli anni ’70, quando le cabine telefoniche pubbliche erano il principale mezzo di comunicazione a distanza per la maggior parte degli italiani. I gettoni degli anni ’60, in particolare, sono considerati tra i più interessanti per i collezionisti, sia per la loro diffusione che per alcune peculiarità legate alle diverse emissioni e varianti.

Gettoni telefonici anni '60 di valore: ecco le valutazioni dei collezionisti

Prodotti principalmente da aziende come la IPM (Industria Politecnica Meridionale) e la UT (Urmet), questi gettoni erano realizzati in ottone e presentavano su una faccia la scritta “GETTONE TELEFONICO” e sull’altra un codice numerico che indicava la data di conio. Negli anni ’60, il sistema di codifica era basato su quattro cifre: le prime due indicavano l’anno e le seconde due il mese di produzione. Ad esempio, un gettone con la sigla “6304” è stato prodotto nell’aprile del 1963.

Oggi questi gettoni sono considerati veri e propri pezzi di storia, testimonianza di un’epoca in cui la comunicazione era molto diversa da quella attuale. Questo valore storico si riflette anche nelle valutazioni economiche che il mercato attribuisce ai gettoni telefonici degli anni ’60.

Gettoni telefonici anni ’60: quali sono i più ricercati e preziosi

Non tutti i gettoni telefonici degli anni ’60 hanno lo stesso valore. I collezionisti sono particolarmente interessati a quelli in condizioni perfette (cioè non usurati o ossidati), alle varianti di produzione e alle tirature più rare. Alcuni gettoni, infatti, sono stati prodotti in quantità limitate o presentano errori di conio che ne aumentano il valore.

Gettoni telefonici anni '60 di valore: ecco le valutazioni dei collezionisti

Tra i gettoni più ricercati troviamo quelli con date di conio particolarmente antiche, come i primi anni ’60 (ad esempio, 6003 per marzo 1960), oppure quelli prodotti in mesi in cui la produzione era più bassa. Un caso emblematico è rappresentato dai gettoni con codice “6505” (maggio 1965), molto difficili da trovare e quindi particolarmente apprezzati dai collezionisti.

Altri fattori che aumentano il valore di un gettone sono la presenza di difetti di fabbricazione, come errori di incisione o di allineamento delle scritte. Questi gettoni “anomali” sono spesso oggetto di vere e proprie aste tra gli appassionati, raggiungendo cifre superiori ai 50 euro per esemplare, a fronte di una media di mercato che si aggira normalmente tra i 2 e i 10 euro a pezzo per i gettoni comuni degli anni ’60.

Come riconoscere il valore di un gettone telefonico anni ’60

Determinare il valore di un gettone telefonico degli anni ’60 non è sempre semplice, ma esistono alcuni criteri che possono aiutare anche i meno esperti a orientarsi. Il primo elemento da valutare è lo stato di conservazione: un gettone in condizioni “fior di conio”, cioè come nuovo e privo di graffi o ossidazioni, avrà sicuramente un valore superiore rispetto a uno rovinato o molto usato.

Gettoni telefonici anni '60 di valore: ecco le valutazioni dei collezionisti

Il secondo elemento è la rarità: come già accennato, alcune date di conio sono molto più rare di altre, così come alcune varianti di produzione o errori di fabbricazione. Esistono cataloghi specializzati e siti internet che raccolgono tutte le varianti note e le relative quotazioni, che possono essere consultati per una prima valutazione.

Infine, è importante considerare la domanda del mercato: alcuni gettoni possono essere molto comuni, ma se sono particolarmente richiesti in un determinato periodo (ad esempio, in occasione di mostre o fiere del settore), il loro valore può temporaneamente aumentare. Per questo motivo, chi desidera vendere o acquistare gettoni telefonici degli anni ’60 dovrebbe monitorare con attenzione le piattaforme di vendita online, le aste specializzate e i gruppi di collezionisti.

Consigli per investire e fare affari con i gettoni telefonici anni ’60

Il mercato dei gettoni telefonici degli anni ’60 può offrire interessanti opportunità di investimento, soprattutto per chi sa riconoscere le varianti più rare e apprezzate. Il primo consiglio è quello di documentarsi il più possibile, consultando cataloghi, guide e siti specializzati, e partecipando a fiere e mercatini del collezionismo per confrontarsi con altri appassionati ed esperti del settore.

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Un altro suggerimento è quello di conservare i gettoni in modo adeguato, preferibilmente in bustine protettive o raccoglitori specifici per evitare che si rovinino. Un gettone ben conservato può infatti triplicare il proprio valore rispetto a uno usurato.

Infine, per chi desidera vendere, è importante scegliere il canale giusto: le piattaforme di aste online come eBay o Catawiki permettono di raggiungere un vasto pubblico di potenziali acquirenti, mentre i gruppi di collezionisti su social network possono offrire l’opportunità di scambiare o vendere direttamente, spesso a prezzi più vantaggiosi. In ogni caso, la trasparenza e la correttezza nella descrizione dello stato del gettone sono fondamentali per instaurare rapporti di fiducia e fare affari soddisfacenti nel mondo del collezionismo dei gettoni telefonici anni ’60.

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